La lente di ingrandimento
Santa Claus is coming to town..
Non c’è niente da dire né da spiegare: Natale mi fa schifo punto e basta. Sì, odio il Natale, e allora? E poi non è che odio solo il Natale, odio il Natale e tutto quanto ruota intorno a esso. Le palline colorate. Luccicanti. Scintillanti. I festoni che penzolano dalle finestre. Le vetrine con la neve finta. I pacchi regalo con la carta riciclata. Odio le strade di Natale. Odio le compere di Natale. Odio perfino l’odore del Natale.
Già.
E le canzoncine? Poco irritanti le stupide canzoncine?
Bhe, giro per le strade e incontro bambini che urlano ai genitori il diritto di avere in regalo nell’ordine:
- un trenino elettrico che va davvero a carbone (Dio salvi le tende della mamma!);
- l’ultimo modello di PlayStation così tridimensionale che il bambino diventa tre volte deficiente;
- un robot che saprebbe allacciare le scarpe ma che non lo fa perché emancipato;
- una pistola giocattolo con proiettili così simili a quelli veri che se ti colpiscono t’ammazzano sul serio;
- la Barbie che batte;
- Ciccio Bello sifilitico;
- un’astronave simil Star Trek, a grandezza naturale, che per tenerla in garage papà lascerà fuori la Punto;
- Goku di peluche, alto 6 metri, che sputa catarro...
Tutto qui. Urla il pargolo. Dice che non può vivere senza, no. “Bastardi, vi denuncio” grida istericamente…
Poi la gente… La gente mangia fino a scoppiare. Frutta così candita che a camminare vicino a chi la mangia si cariano i denti. Zucchero filante che costa sette euro mentre il vero valore sarebbe sì e no due centesimi. Sciarpe rosse abbinate a berretti e guanti rossi pure loro (oddio, quanti piccoli Babbi Natale…). Scarpe scintillanti. Tutti con mille borsine che straripano doni da impacchettare. La corsa per acquistare qualcosa da mettere per le feste è appena cominciata… Sì perché a Natale ci vuole biancheria nuova. Scarpe nuove. Giacche nuove. Maglie nuove. Gonne nuove. E poi il sorriso di sempre, quello finto, quello troppo tirato per essere vero, quello che denuncia quanto dobbiamo essere felici piuttosto di quanto lo siamo davvero
Quasi in preda a una crisi isterica raggiungo l’entrata di un grande magazzino.. Arrivato davanti agli articoli sportivi vengo raggiunto e fermato da uno spilungone claudicante vestito da Babbo Natale.. Enrico, il Babbo Natale atipico, veniva nella mia scuola: noto delinquente era stato più volte bocciato infilandosi dritto dritto nel tunnel della droga, già! Era un po’ che non lo vedevo, avevo dimenticato perfino che fosse esistito….Gli raccontavo qualche aneddoto sulla sua sfortunata carriera scolastica. Quando alla lavagna si tirò fuori il coso davanti alla prof di matematica (sospeso). Quando fu beccato a fumare spinelli nell’ora di religione (sospeso). Quando tirò una sassata dalla finestra colpendo una pattuglia di sbirri (sospeso, denunciato, arrestato). E quando, dulcis in fundo, fece a pugni col preside (espulso per sempre).
Aveva vaghi ricordi. Sorrideva con uno sghembo sorriso. Ebete per giunta... Lasciatolo in balia di un altro trancio di pizza (forse letale) mi allontano furtivo…guardo la fiumana di carrelli troppo pieni per essere veri…Alla fine di questo pensiero scorgo un carrello spinto a fatica da tre facce conosciute. Marito, moglie e figlio. Il piccolo, poco più avanti, urla come un agnello squartato. Grida di muoversi mentre succhia un mega lecca-lecca e tiene con l’altra mano una pistola che sembra vera. Quando capisco chi è so con precisione cosa contiene il carrello senza doverlo guardarlo. Un Goku scatarrone di almeno sei metri. Un’astronave più grande di un’automobile. Presumo ci siano anche Barbie puttane e Ciccio Belli malati…
Dopodichè l’allegra famigliola si dilegua nella folla; in ultimo il bambino mi guarda e mi fa un ditino medio piccolo piccolo e piuttosto cicciotto. Quasi bellino.
Bastardo…
Odio il Natale.
Penso: anche quest’anno, presto o tardi, passerà!
(Tratto da 'Babbo Natale è un tossico' di Massimiliano Tosarelli)
Ad apertura di puntata c'è stata l' apparizione radiofonica (e quasi ectoplasmatica, vedi il fantasma dei Natali passati di "A Xmas carrol" di C. Dickens) del nostro "Nick", a.k.a. Nicola di Savino (un featuring, come dicono quelli bravi...) e poi:
Vinicio Capossela - Medusa cha cha cha
Pearl jam - Alive
Kasabian - Shoot the runner
Solomon burke - You're the kind of trouble
Aerosmith - Pink
Negramaro - Solo
Mary go round - Material girl
Sparklehorse - Some seet day
Alanis morrisette - You learn (unplugged)
Kaiser chiefs - I predict a riot
Bob dylan - Lay lady lay
Bobby mc ferrin - Don't worry be happy
Jeff buckley - Last goodbye
Weezer - Surf wax america
Ani di franco - Knuckle down
Paolo nutini - Last request
Quintorigo - Redemption song
Joni mitchell - River
Fabrizio de andrè - Carlo Martello
Ok go - Here it goes again
Blur - Song #2
Vi aspetto il 30 dicembre alle 10.30 ca. per l'ultima puntata di Post del 2006, e non mancate perchè non potrà essercene un 'altra uguale ( e non dite per fortuna, grazie....)
Ah, a proposito....buon Natale, di cuore ^______^

- Bombacarta
- Dodo
- Duepigreco
- Eternauta blog
- Finetune
- Friends of the Earth
- Guerrilla radio
- Il Popolo Del Blues - blog
- Internazionale
- Madres de Plaza De Mayo
- Misura il tuo impatto ambientale - Carbon Footprint
- Nonleggerlo
- Pippawilson
- QuiMilanolibera
- Rolling Stone
- The Rocksuckers
- Timesonline
- Voglio Scendere
1 commenti:
Onorato di essere citato dalla Grande Ilaria. Letto o ascoltato. Tra l'altro il nuovo DVD live di Vinicio è fantastico.. Ma questo non c'entra..
Fuori fa freddo.. Il vino oggi era buonissimo, forse ho esagerato.. mi gira la testa.. Natale è appena passato ma nell'aria c'è ancora il suo odore, il suo sapore.. Tutti sembrano più buoni.. Le strade sono un'orgia di lucine..
Oggi poi c'è un freddo cane.
E c'è una nebbiolina fine fine che ti antra dentro.
Jeff Bukley di sottofondo.
Cielo grigio.
Pensieri sovrapposti.
Che strano commento...
Sarà proprio colpa del vino?
Max
Post a Comment