La lente di ingrandimento
It’s gnomo time
Vi capita mai di trovare degli involontari leit motiv nella vostra vita? Non cercati, non voluti ma capitati. A me succede. Di tanto in tanto ne spunta uno. Fino a poco prima non avevo percezione della cosa in sé e d’un tratto vedo e ritrovo la solita presenza un po’ dovunque. E’ cominciata così anche con lo gnomo.
Prima l’incontro con London Boy, il cd di singoli di David Bowie comprato fortuitamente all’S lunga a soli 4 euro (meno di due etti di bresaola!). Nella tracklist è amore a primo ascolto con The Laughing Gnome, pezzo a due voci di Bowie con gnomo ridanciano e simpaticone che si lancia nei giochi di parole (i cosiddetti “puns” tipici dello humour inglese). La risatina dello gnomo, provare per credere, è contagiosa.
Poi la mail del mio amico Elpidio che mi linka un articolo sullo gnomo del Parlamento, il ministro Brunetta.
Per non parlare delle continue uscite e boutade mediatiche, per nulla simpatiche a dire il vero, del nostro premier Silvio Berlusconi che certo non brilla per la statura ma si è ormai tatuato in faccia un sorriso beffardo che non accenna a scomporre. Ecco si, uno gnomo che ride.
Arriviamo agli gnomi da giardino. Ho scoperto che esistono anche nel giardino vicino a casa mia, ovviamente sono lì da anni ma a me si sono rivelati solo ora.
Passiamo allo blogosfera, ecco che nel suo blog della mia amica Pippawilson spunta uno gnomo ruba-ventaglio.
Ora, sono io che vedo gnomi dovunque o sono loro che perseguitano me?
Foto | Deviantart
Thursday, September 24, 2009
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