La lente di ingrandimento
Il Volo
Questa sera accendo la tv "in seconda serata" (per parlare come un'annunciatrice mediaset) senza sapere cosa guardare. Giro a casaccio tra i canali del telecomando quando mi imbatto in una puntata di Un giorno in pretura, su Rai3. Avrò visto due puntate di questo programma in vita mia, una che verteva su un ladro di arance ed una su una truffa con rapina.
Sul banco dei testimoni c'è una signora anziana, con un fazzoletto bianco in testa, di quelli legati sotto il mento, da contadina, come portavano le donne della generazione di mia nonna e anche la mia nonna.
Povera signora, mi chiedo, l'avranno scippata o abbindolata con tutte quelle truffe che fanno vedere a Striscia la notizia, create a discapito degli anziani che vivono da soli. Bastardi truffatori, approfittarsi della vecchiaia e solitudine altrui.
Però in un attimo realizzo che il volto della signora mi è famigliare, il suo modo di parlare, in un italiano perfetto che lascia tradire un inflessione straniera, mi riporta immediatamente a dove, purtroppo, l'ho già vista. Anche in quell'occasione c'era lo schermo tv a filtrarmi il suo viso, in uno speciale sui desaparecidos argentini.
La signora è Vera Vigevani Jarach, madre di Franca Jarach, desaparecida argentina a soli 18 anni. Assieme ad altre madri fondò l'associazione delle Madres de Plaza de Mayo, battendosi per fare luce sulla sorte dei propri cari, desaparecidos dal regime militare argentino e per far si che tuttto il mondo sapesse.
Il processo trasmesso da Un giorno in pretura si è svolto a Roma nel 2006-2007, perché nella strage furono coinvolti anche molti italiani residenti in Argentina. Il Tribunale ha condannato all’ergastolo alcuni dei responsabili di quel genocidio, i capi di uno dei più terribili centri clandestini di detenzione istituiti in Argentina, l’ ESMA la scuola meccanica della Marina Militare, dove vennero torturati e fatti sparire 5000 giovani.
Ad oggi, anche se tutto il mondo sa o almeno dovrebbe sapere, non è mai abbastanza parlarne per tramandare la memoria di tanto orrore, per ricordare cosa noi esseri umani siamo capaci di fare e per scongiurare che possa succedere di nuovo.
La storia dei desaparecidos in Argentina è una delle tante pagine infami che l'uomo è stato capace di scrivere nella storia dell'umanità. 30.000 persone scomparse dalla faccia della terra: annientate, rapite, strappate con violenza inaudita alla propria vita. Rapiti, rinchiusi in campi di concentramento, torturati e poi uccisi, a volte anche solo per fare spazio ad altri desaparecidos che stavano arrivando.
Fucilati o buttati in mare nei "famosi" "voli della morte" questi giovani, uomini, donne hanno trovato la morte mentre i famigliari chiedevano invano alle autorità di dare risposta alla loro sparizione, ignari di tanta barbarie.
"I voli furono comunicati ufficialmente da Mendía (viceammiraglio della Armada, la marina militare) pochi giorni dopo il golpe militare del marzo 1976. Ci è stato spiegato che le procedure per lo smistamento dei sovversivi nell' Armada si sarebbero svolte senza uniformi, indossando solo scarpe da ginnastica, jeans e magliette. Ci ha spiegato che nell' Armada i sovversivi non sarebbero stati fucilati, giacché non si volevano avere gli stessi problemi avuti da Franco in Spagna e Pinochet in Cile. E neanche bisognava "andare contro al Papa", ma è stata consultata la gerarchia ecclesiastica ed è stato adottato un metodo che la Chiesa considerava cristiano, ossia gente che si alza in volo e non arriva a destinazione. Davanti ai dubbi di alcuni marinai, si è chiarito che "i sovversivi sarebbero stati buttati nel bel mezzo del volo". Di ritorno dai voli, i cappellani cercavano di consolarci ricordando un precetto biblico che parla di "separare l'erba cattiva dal grano".
Da un'intervista di Martín Castellano a Adolfo Scilingo,capitano di vascello della Marina militare argentina (4 ottobre 1997)
NUNCA MAS!
Sting - They dance alone
Per saperne di più 24marzo.it
Foto | TheSky
Sunday, January 13, 2008
|
Etichette:
video
|
- Bombacarta
- Dodo
- Duepigreco
- Eternauta blog
- Finetune
- Friends of the Earth
- Guerrilla radio
- Il Popolo Del Blues - blog
- Internazionale
- Madres de Plaza De Mayo
- Misura il tuo impatto ambientale - Carbon Footprint
- Nonleggerlo
- Pippawilson
- QuiMilanolibera
- Rolling Stone
- The Rocksuckers
- Timesonline
- Voglio Scendere
0 commenti:
Post a Comment